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La qualità dell'aria indoor
Ma come definiamo il comfort ambientale indoor?
La qualità dell’aria negli ambienti confinati è essenzialmente una percezione soggettiva, basata in genere sulla temperatura dell’aria, sulla sua umidità, sul grado di ventilazione e sulla concentrazione degli inquinanti presenti nell’aria.Ad esempio l'ozono e la formaldeide possiedono un odore pungente caratteristico ed in più sono fortemente irritanti per le mucose; l'anidride carbonica è del tutto inodore, ma a concentrazioni crescenti provoca sensazioni via via più intense di aria viziata e soffocante.
Gli esseri umani possono percepire la qualità dell'aria attraverso due vie principali: la prima è costituita dal senso dell'olfatto, attraverso i recettori olfattivi presenti al termine della cavità nasale, sensibili a centinaia di migliaia di molecole differenti; la seconda consiste nei recettori sensoriali presenti sulle mucose delle prime vie respiratorie e dell'occhio, estremamente sensibili all'azione irritante di molte sostanze. La combinazione delle sensazioni raccolte attraverso queste due vie produce le sensazioni di aria piacevole e leggera, oppure stantia e soffocante. Esistono anche altri meccanismi di reazione che possono influenzare la sensazione complessiva, come ad esempio gli effetti tossici degli inquinanti inalati: elevate concentrazioni di anidride carbonica provocano sensazioni di soffocamento ed affanno, modeste quantità di monossido di carbonio sono sufficienti a indurre stordimento e cefalee, con ovvie conseguenze sulla valutazione del livello qualitativo dell'aria.
Inquinanti, virus, batteri, muffe ecc. per muoversi nell’aria hanno bisogno di un supporto a cui ancorarsi e di cui nutrirsi, in genere polveri e gocce d’acqua. Queste, essendo dimensionalmente più grandi dei loro ospiti trasportati, sono facilmente catturabili con filtrazioni adeguate. Negli edifici ad uso abitativo l’impianto di ventilazione ha il compito di mantenere la contaminazione da polveri a livelli di “accettabile polverosità”.
La maggior fonte di inquinanti biologici è l’uomo con la sua attività metabolica, le squame della pelle, naso, gola, mani, vestiti, capelli, scarpe, ecc.; la più efficace via di contagio è costituita dal contatto diretto, e dall’uomo gli agenti patogeni si diffondono nell’aria per poi depositarsi su mobili, pareti, pavimenti ecc.; inoltre, il parlare, gli starnuti, la tosse, l’essudazione diffondono particelle umide (goccioline) contenenti agenti infettanti. Questi si depositano o evaporano o rimangono in sospensione nell’aria per lungo tempo, costituendo i cosiddetti nuclei di goccioline che in presenza di umidità possono condensare vapore d’acqua e costituire gli aerosol microbici.
La ventilazione meccanica controllata.
La ventilazione controllata in ambienti chiusi costituisce un fattore molto importante in merito all’ottenimento del comfort termico. In particolare, la qualità dell’aria negli ambienti chiusi è di vitale importanza per il benessere delle persone. Al fine di assicurare agli utenti un ambiente salubre in cui il ricambio d’aria sia costante occorre valutare con attenzione le strategie di ventilazione.
Introdotta recentemente, la ventilazione meccanica sfrutta la presenza di condotti di aria per consentire il ricambio d’aria all’interno degli ambienti. Questo tipo di sistema, utilizzato molto spesso negli edifici pubblici, consente di mantenere costantemente salubre e pulita l’aria all’interno degli ambienti.
Necessita però di un impianto composto da una unità centrale e una rete di condotti che servono per realizzare il ricambio dell’aria: il sistema sfrutta un modulo aspiratore per estrarre l’aria viziata da un ambiente interno (ad esempio una stanza) e un modulo diffusore per portare all’interno dell’ambiente aria presa dall’esterno o aria “pulita”. L’idea di utilizzare questo tipo di sistema con ventilazione meccanica nasce dal fatto che molte volte il solo aprire la finestra per far cambiare l’aria non basta a garantire che l’aria in entrata sia realmente pulita.
Ad esempio, l’aria che proviene dall’esterno non è detto che sia più salubre, specie in città molto inquinate, o in luoghi o periodi in cui il traffico e gli impianti di riscaldamento aumentano considerevolmente l’inquinamento. La presenza della ventilazione meccanica, oltre a limitare la formazione di muffe, aiuta a mantenere l’aria interna ad un locale priva di cattivi odori, evitare i pollini, le muffe, gli allergeni e aiuta nell’eliminare i composti organici volatili (VOC).