Titolo Principale
L’impianto ideale per un ambiente indoor è quello che unisce all’aria esterna una consistente quantità d’aria di ricircolo della stessa, e nel quale la frazione di aria esterna può essere ridotta al minimo, se non azzerata, in condizioni di stand-by e gradualmente portata ai suoi valori massimi in funzione del carico chimico e metabolico di inquinamento.
L'ambiente civile sensibile
Airplasma ECOD può avere grande talento nel creare un ambiente gradevole in città.
E' ormai noto che le costruzioni moderne debbano essere sigillate per il contenimento della spesa energetica e che l'attenzione ad un ambiente indoor più gradevole sia molto più elevata rispetto a qualche decennio fa.
In città sempre più inquinate, in cui la nostra frequentazione di luoghi pubblici sia per lavoro che per svago è molto aumentata, è diventata imperativa una ventilazione controllata degli ambienti indoor. Si pensi ad uffici open space, palestre, scuole, o luoghi di aggregazione, dove la necessità di un ambiente gradevole sia non solo auspicabile, ma necessaria.
Ma ancora di più in luoghi come musei è necessario il controllo stretto della ventilazione, quando la preservazione di opere d'arte è essenziale per la stessa sopravvivenza dell'opera nel tempo. Così abbiamo immaginato Airplasma ECOD: essere essenziale in tutti gli ambienti civili sensibili.
L'ambiente industriale
Airplasma ECOD in ambiente industriale ( es. camere bianche nell'industria elettronica, cosmetica, farmaceutica, agro-alimentare e conserviera, ecc.)
In molti ambienti dell'industria manifatturiera dove sia richiesta una qualità dell'aria con classificazione GMP e una accurata decontaminazione o disinfezione dell'ambiente, Airplasma ECOD risponde adattandosi al sistema generale di trattamento aria esistente. Intercettando il flusso di ingresso all'area selezionata, misurando costantemente i principali inquinanti con adeguate strumentazioni tarate e omologate, e trattando l'aria secondo necessità. I vantaggi conseguibili sono un utilizzo minore di portate d’aria, riduzione dei tempi di disinquinamento, flessibilità di utilizzo degli ambienti, con contenimento dei consumi energetici. Ma anche una maggior durata dei filtri, un miglior lavaggio ambientale con impedimento alla formazione di sacche e ristagni d’aria, assenza di correnti parassite, con drastica riduzione della differenza di temperatura tra aria immessa ed aria ambiente, con stretto controllo del fabbisogno di umidificazione.
L' ambiente sanitario
Airplasma ECOD in ambiente ospedaliero ( es. sale operatorie, terapie intensive e coronariche, reparti malattie infettive, medicina nucleare, ecc.).
Sempre con l'obiettivo di una decontaminazione secondo le normative EN ISO 14644-2, classe ISO5 o ISO7, il target risulta possibile con l'utilizzo di Airplasma ECOD, che include un HVAC a doppio flusso, uno stretto controllo dei contaminanti principali, e una drastica azione modulata del plasma freddo SDBD.
L'aria immessa deve comunque essere sempre filtrata almeno con filtro fine con efficienza media EM (per particelle di 0,4 μm) 95% (Classe F9). In uscita, prima del recuperatore di calore, un ulteriore filtro G4 ha lo scopo di preservare lo stesso da inquinamento ambientale.
Airplasma ECOD fornisce la garanzia di saper ridurre la carica batterica in ambiente indoor, senza produrre ozono in eccesso e senza produrre a sua volta altri elementi inquinanti, e con portate d'aria variabili: perchè l'obiettivo è sempre il controllo della contaminazione, e le portate utilizzate saranno solo quelle necessarie e compatibili con lo scopo.
Invece, al carico termico oggi possono far fronte, ed egregiamente lo fanno, terminali ad acqua calda e fredda che contrastano la radiazione finestra e irraggiano beneficamente l’ambiente. Sistemi a soffitti caldi e freddi con l’immissione d’aria, travi fredde, induttori d’aria ambiente sembrano ideali per il risparmio di energia. Airplasma ECOD non nasce per il controllo della temperatura dell’ambiente, ma ne garantisce la costanza nel tempo e ne controlla l’umidificazione. In ogni caso il lavaggio dell’ambiente deve essere uniforme e completo e quindi occorre sempre evitare cortocircuitazioni e zone morte.